To benefit Amnesty International Italy | A favore di Amnesty International Italia
The Crossroad
Price
9,000 EUR
Description
Eva Eisler
The Crossroad
Stainless steel wire
The proceeds of sale of the artworks will be split 50/50 between Amnesty Italy and the Artists.
Eva Eisler
Il bivio
Filo di acciaio inossidabile
Il ricavato della vendita delle opere sarà suddiviso al 50% tra Amnesty Italia e gli Artisti.
Note
Eva Eisler’s work stands out for its multilayered depth—both in artistic disciplines and in form and meaning. She moves seamlessly between design, fine art, jewelry and architecture, seeing creation as a continuous flow rather than a set of defined categories. She values volatility and openness—both in thought and way of life—embracing endless possibilities while recognizing the necessity of choice. Her objects are not static; they invite encounters, communicate, and evolve over time. Even in stillness, movement is present—not as an inevitability, but as a possibility.
“I often create objects that can be taken apart and reconfigured, pushing the boundaries of change. I support flexibility—whether in thinking, perception, or problem-solving from all possible angles, in experimenting, and in seeking answers to complex questions in a changing environment—while becoming aware of how our actions can impact the world around us. The present moment calls for reduction, elimination, and clarity—to strip away the excess, remove what is unnecessary, and quiet the noise that overwhelms our senses and disconnects us from the rhythm of our own heartbeat.’”
Il lavoro di Eva Eisler si distingue per la sua profondità multistrato, sia nelle discipline artistiche che nella forma e nel significato. Si muove con disinvoltura tra design, belle arti, gioielleria e architettura, considerando la creazione come un flusso continuo piuttosto che un insieme di categorie definite. Apprezza la volatilità e l’apertura, sia nel pensiero che nello stile di vita, abbracciando infinite possibilità pur riconoscendo la necessità della scelta. I suoi oggetti non sono statici, ma invitano all’incontro, comunicano e si evolvono nel tempo. Anche nell’immobilità è presente il movimento, non come inevitabilità, ma come possibilità.
“Spesso creo oggetti che possono essere smontati e riconfigurati, spingendo i confini del cambiamento. Sostengo la flessibilità, sia nel pensiero, nella percezione o nella risoluzione dei problemi da tutte le angolazioni possibili, nella sperimentazione e nella ricerca di risposte a domande complesse in un ambiente in evoluzione, diventando consapevole di come le nostre azioni possono influenzare il mondo che ci circonda. Il momento presente richiede riduzione, eliminazione e chiarezza: spogliarsi dell’eccesso, rimuovere ciò che è superfluo e placare il rumore che travolge i nostri sensi e ci disconnette dal ritmo del nostro battito cardiaco”.